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Palle e palloncini

palloncinoAlcuni giorni or sono, con non poco stupore, abbiamo appreso da internet circa il presunto volo di un parapendio tra i palazzi di Milano. 

 

I commenti in coda alla notizia, quanto meno strampalata, ed anche altrove non sono mancati ed hanno indotto l’autore del filmato, Sacha Biazzo, a scrivermi una mail l'11 ottobre. Ho risposto il giorno dopo come potete leggere sotto nel testo integrale. Evidente l'intento chiarificatore ed esplicativo circa la disciplina del volo libero.

Ieri, 14 ottobre, in assenza di pubblicazione di smentite o correzioni, insieme alla risposta, avevo postato in questa pagina anche la mail originale, che oggi, 15 ottobre, l'autore del filmato mi chiede di cancellare. Per altro hanno provveduto a pubblicare una precisazione, riportando parte della mia risposta. Leggete qui.

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Ringrazio tutti coloro che nella nostra pagina FB ed altrove sono voluti intervenire sul caso. A presto

 

Risposta alla mail di Sacha Biazzo:

Gentile signor Biazzo,
come lei stesso scrive, si tratta di un evidente abbaglio che però ha generato un articolo a mio parere quanto meno sconcertante, oltre che diffondere inutile allarmismo tra i lettori. Nel merito i commenti in calce non lasciano dubbi.

Eppure sarebbe stato facile evitare tutto ciò, per esempio, chiedendo informazioni a chiunque pratichi la nostra disciplina, anche alla FIVL, prima di pubblicare.

Saremmo stati felici di spiegare che un mezzo per il volo libero (= senza motore), parapendio o deltaplano, per volare ha bisogno di alcune condizioni difficilmente presenti in ambito urbano, a partire dalla necessità di sfruttare un pendio per l’involo, che è un decollo e non un lancio. Non a caso la pratica del volo libero avviene in zone montane e non dai tetti dei grattacieli.

Avremmo aggiunto che parapendio e deltaplani si reggono in aria sfruttando le masse d’aria ascensionali generate dall’irraggiamento solare del suolo. Si ratta di correnti d’aria calda, dette in gergo “termiche”, ancora troppo deboli, per non dire del tutto assenti, alle 8.45 di un mattino autunnale, per lo più in mezzo ai palazzoni di viale Famagosta e le loro inevitabili ombre al suolo.

Avremmo fatto notare che sopra a quelle che lei ha scambiato per due persone appese ad un pallone manca la cosa fondamentale perché un volo in parapendio avvenga, cioè il parapendio stesso, vale a dire l’ala, che non assomiglia affatto ad un pallone indipendentemente dalla vicinanza o meno a chi sta sotto. Possibile che non vi sia venuto in mente, visto che subito sotto avete pubblicato la foto, corretta, di un parapendio?

Per altro la FIVL non è un controllore del volo in parapendio, ma un'associazione che eroga servizi in favore dei piloti che praticano il volo libero.

Penso che una smentita della notizia da parte della sua testata sia opportuna, non tanto per l’azione lesiva nei confronti del mondo del volo libero e dei suoi piloti, che di fatto c'è stata, ma per una corretta informazione dei lettori che hanno ricevuto notizie totalmente fuorvianti.

Con autorizzazione a pubblicare la presente, porgo i migliori saluti

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 238227)
il volo in deltaplano e parapendio
http://www.fivl.it - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali