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Mancata collisione aliante-parapendio (140611N0) - Rodolfo Saccani

Data: 1 maggio 2014
Mezzi: parapendio-aliante
Località: nei pressi del Monte Bolletto, Brunate, Como
Quota: 1800m SLM circa

Profilo del pilota (parapendio):
Pilota esperto, esperienza ultradecennale

Profilo del pilota (aliante):
Brevettato di recente

Condizioni meteo:
Visibilità ottima, buona attività termica.

Dinamica:
Lungo il costone che porta a Brunate le condizioni termiche sono buone, una strada di cumuli consente di viaggiare in linea retta, due ali da parapendio a breve distanza l'una dall'altra viaggiano in direzione di Brunate.
Nella stessa area stanno volando quattro o cinque alianti.
La dinamica viene così descritta dal pilota:
"All’altezza del monte bolletto ho visto un aliante un centinaio di metri più basso di me, avanti e alla mia sinistra che stava termicando in cerchi molto larghi e io procedevo dritto poco più fuori dei cerchi della sua traiettoria.
La visibilità era ottima (una delle giornate più terse degli ultimi anni, appennini emiliani in vista!)
Lo tenevo d’occhio e dopo un paio di giri era alla mia quota alla mia sinistra (io continuavo a procedere in linea retta).
Sempre guardandolo invece che continuare a girare ha cominciato a puntarmi (era alla mia quota a circa 300 m alla mia sinistra). tutto avveniva molto velocemente e io non potevo fare altro che proseguire dritto e pensavo “non può non avermi visto  - ma che cosa sta facendo, ecco ci siamo!)
Hai presente, se hai avuto la sfortuna di fare un incidente in macchina o in moto, quegli attimi in cui pensi  - mi sta per venire addosso -, ma non puoi cambiare la tua traiettoria e tantomeno la sua, e un istante dopo senti il rumore del ciocco delle lamiere?
Stessa situazione tra un istante ce l’ho addosso…
Istintivamente ho anche girato spalla e braccio verso destra (lui arrivava dritto alla mia sinistra, perfettamente a 90° rispetto a me) per proteggermi un istante prima dell’impatto.
All’ultimo istante il pilota ha picchiato e virato inclinando l’aliante verso sinistra , l’ultima cosa che ho visto era la parte terminale dell’ala che veniva verso di me e poi mi passava di pochissimo sotto o davanti , tutto era velocissimo (a me sono sembrati veramente pochi metri…. L’altro pilota alle mie spalle parla di una decina di metri)."

Esito:
La manovra repentina del pilota di aliante evita di poco la collisione, nessuna conseguenza per entrambi i piloti.

Considerazioni:
L'analisi delle tracce dei due mezzi ha confermato che la collisione è stata evitata all'ultimo momento dalla manovra del pilota di aliante che, forse concentrato sugli strumenti, non aveva visto il parapendio.
Sempre più spesso si verificano rischi di collisione tra questi mezzi, probabilmente a causa del fatto che i mezzi da parapendio sempre più efficienti portano un numero crescente di piloti a coprire distanze sempre maggiori aumentando la probabilità di condividere cieli e termiche con gli alianti.
La FIVL ha avviato un dialogo su questo tema con esponenti e responsabili sicurezza del mondo aliantistico, la proficua collaborazione ha evidenziato i seguenti punti.
- Oggettivamente la grande differenza di velocità tra le due tipologie di mezzo rappresenta un fattore di rischio.
- I piloti di aliante condividono la preoccupazione per il crescente numero di mancate collisioni e c'è volontà comune di affrontare il problema in modo costruttivo.
- La "distrazione da strumentazione" è un fattore su cui è necessario sensibilizzare i piloti di aliante.
- Per contro, i piloti di volo libero fanno assunzioni non sempre corrette circa la capacità di manovra di un aliante che non sempre, in particolare per quanto riguarda mezzi con maggiore allungamento alare o più zavorrati, sono in grado di variare repentinamente la propria direzione.
- Il pilota di aliante inoltre ha una visione più ristretta del pilota di parapendio avendo angoli morti maggiori, questo pone qualche problema di "convivenza" in termica se il pilota di volo libero (non è il caso di questo mancato incidente) inverte il senso di rotazione mentre magari è in un punto morto di visibilità di un aliante che condivide la termica.

Raccomandazioni:

Raccomandazione n.1, per chi pratica il volo di distanza in aree frequentate da alianti l'adozione del sistema anticollisione FLARM è da prendere in considerazione quale strumento per rendersi visibili dagli strumenti di chi pratica volo a vela.
Considerata la grande differenza di velocità tra i due mezzi, il parapendio ha ben pochi margini di manovra per evitare una collisione, è quindi necessario lavorare nella direzione di una sua maggiore visibilità da parte del pilota di aliante.
L'adozione del dispositivo anticollisione FLARM nel volo a vela è ormai estremamente diffusa, tale strumento è anche obbligatorio nelle compedizioni.
Il FLARM è un dispositivo anticollisione che trasmette via radio (su frequenze di libero utilizzo) ai velivoli circostanti la propria posizione gps e la direzione di movimento. Altri dispositivi FLARM possono quindi rilevare una possibile rotta di collisione e allertare il pilota con notevole anticipo (3-5 km). In modalità "passiva" il FLARM consente di essere visti ma non fornisce allarmi E' questa modalità, certamente più semplice ed economica, quella più interessante per i mezzi da volo libero il cui interesse principale è quello di essere visti ed evitati da altri velivoli più veloci.
La federazione svizzera di volo libero ha condotto negli scorsi anni una sperimentazione sull'utilizzo del FLARM al fine di evitare collisioni con gli alianti. La sperimentazione ha avuto esito positivo e la federazione svizzera ha ritenuto di consigliare ai propri piloti l'adozione del FLARM nel volo libero finanziando anche la progettazione di dispositivi specifici per il volo libero. Attualmente questi dispositivi risultano utilizzati da circa 1.200 piloti di volo libero.
La funzionalità "FLARM passivo" è attualmente disponibile in commercio come modulo opzionale per alcuni strumenti da volo libero (in particolare Flytec 6020, Flytec 6030, Brauniger IQ-COMPEO+, Brauniger IQ-COMPETINO+) al costo di circa 100 euro aggiuntivi rispetto al costo dello strumento. E' anche possibile installarla su strumenti già in possesso dei piloti che non ne fossero dotati.
Altri produttori si sono detti interessati a valutare la possibilità di integrare tale funzionalità nei loro strumenti e la FIVL si è fatta promotrice di coordinare un gruppo che valuti le migliori soluzioni tecniche disponibili affinché questo obiettivo sia raggiunto.

Raccomandazione n.2, regole di precedenza in termica.
Sebbene i mezzi da volo libero abbiano precedenza nei confronti degli alianti è opportuno che, quando volano insieme in termica, entrambi rispettino le norme di precedenza. Quindi adeguarsi al senso di rotazione di chi è in termica e non invertire il senso di rotazione quando in termica c'è qualcun'altro. Come già detto il pilota di aliante non ha visibilità a 360 gradi e se quando recupera la visibilità del parapendio con cui sta condividendo la termica questi ha invertito il senso di rotazione si possono creare situazioni di pericolo per entrambi.
Si raccomanda quindi di adottare nei confronti degli alianti le stesse norme di precedenza in termica che si adottano nei confronti dei mezzi da volo libero.

Raccomandazione n.3, comunicazione tra club di volo libero e di aliantisti.
Quando club adiacenti di volo libero e di volo a vela frequentano gli stessi cieli è opportuno stabilire un canale di comunicazione che consenta la diffusione di informazioni su eventi, manifestazioni, gare.
Il giorno della mancata collisione di cui stiamo parlando, era in corso una gara di alianti.
Condividere tra piloti delle due discipline informazioni su date e percorsi di questi eventi può certamente contribuire a migliorare la sicurezza di tutti.
Si raccomanda quindi ai club di volo libero di prendere contatti con club di volo a vela che dovessero frequentare gli stessi cieli e attivare una canale di comunicazione permanente.