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CornizzoloCup 2007

 

 

Task 1 - 15 luglio

Manche di 77 km in una giornata che sembrava difficile ed invece è andata migliorando col passare delle ore.Il tema di gara prevedeva la 'solita' boa di Como (Brunate) poi ritorno fino al Magnodeno, m. Tesoro, nuovamente Magnodeno, per poi cominciare la sezione di pianura fino a Molteno e poi goal.Start alle 14 fissato a 5 km dalla boa di Brunate (B04) ed alle 14.30 i piloti, ancora in gruppo compatto ripassavano sul Cornizzolo per fare il pieno di quota dopo aver fatto la boa di Como.
Il gruppo è arrivato compatto nell'arco di cinque minuti, segno che non c'era nessun fuggitivo e che la sezione lungo costone non era stata selettiva.
I primi hanno poi puntato direttamente il m. Magnodeno dopo aver fatto solo 500 sopra i 1.240 della cima del Cornizzolo.

traccia_cornizzolo.jpg

Tracciato della task 1

Alle 16.30 i primi piloti in goal, purtroppo gli italiani sono dietro. I primi 20 arrivano alla spicciolata in una manciata di minuti. Primo è lo sloveno Urban Valic (MAc para Magus5) in 2h10' seguito dal giapponese OGISAWA Kaoru (Gin Boomerang5 proto) e da Stefan Wiss (Boomerang 5). Alcuni minuti dopo arriva il gruppo e diventa impossibile ai goal marshal distinguere chi taglia il traguardo (Lo diranno le registrazioni di volo) il primo degli Italiani è Davide Cassetta (Aircross Ultima3).
Eppure fino al m. Magnodeno per i nostri era andata bene, Patrucco, Gallo e Nevastro conducevano in testa, ma hanno scelto di tenersi a sud del monte per rifare la boa mentre la maggior parte degli inseguitori ha fatto un dritto dal m.Tesoro al Magnodeno.
Dieci minuti persi in brevissimo tempo e manche compromessa.
Per la classifica generale visionate il sito di coppa del mondo.

http://2007.paraglidingworldcup.org/sites/new.pwca.org/T8O.pdf

La manche che si annunciava difficile, non è stata invece eccessivamente selettiva grazie al miglioramento della giornata che ha tenuto fede alla previsioni che davano basi a 2600 ma venti e termiche deboli.
Effettivamente alcuni spettatori si sono 'parcheggiati in volo' a 2500 sopra il monte Resegone per attendere il passaggio dei competitori e poi vederseli sfilare sotto a tutta pedalina.
Moltissimi i piloti in goal, oltre il centinaio.
Visto il risultato alcuni concorrenti hanno poi detto che la manche era anche troppo facile.

 

 


 

 

 

Task 2 - 16 luglio

Ieri era anche troppo facile...? Bene, allora oggi gliela faremo vedere...Deve aver pensato questo il direttore di gara Giorgio Corti, dopo che qualche pilota aveva dichiarato che 113 piloti a meta su 123 partiti nella manche di ieri di 77 km significava che era stata troppo facile.

Sta di fatto che in una giornata caldissima che meteorologicamente dava una maggiore instabilità alle quote più alte, cioè condizioni ideali per voli molto lunghi, si è deciso per una task di 107 km, una tra le più lunghe mai disputate in coppa del mondo.
Prima boa a Brunate, dove è stato fissato anche lo start alle 14, poi: monte San Primo al vertice del triangolo Lariano, Roncola, cioè in fondo al costone di Valcava... per poi ritornare a Montorfano, che in pratica significa attraversare nuovamente la Brianza per arrivare nuovamente non distante da Como ed infine goal a Suello.
Poco dopo il decollo la giornata inizia a svilupparsi ed il cielo azzurro della Brianza si riempie di chiazze lattiginose segno della condensazione e delle ascendenze.

In pratica tutta la pianura e le montagne sono un enorme caldaia dal fondo della quale staccano migliaia di termiche che si spengono intorno ai 2500 metri di quota creando eterei cumuletti.
Alle ore 15.10 il primo gruppo di fuggitivi ripassava sul Cornizzolo arrivando dal S. Primo, sbucando da nord, dietro la montagna, volando diretti dai Corni verso il Magnodeno e poi la Roncola.
Sono molti i piloti che raggiungono la boa bergamasca e si buttano verso Montorfano ripassando per il Cornizzolo.
Alle 17.50 si vedono arrivare i primi sulla meta di Suello. Sono una fila di vele molto basse sull?orizzonte che essendo senza motore danno l?impressione che non potrebbero mai arrivare all?atterraggio. Ma l?evoluzione di questi mezzi nati dal paracadute è incredibile e volano veramente tanto.

Le loro prestazioni in termica e l'efficienza in planata sono tali da far scomparire le prestazioni di qualunque altra vela. Passando a meno di 100 metri sopra i prati di Suello arriva il primo gruppo di 30 piloti seguito da un secondo gruppo a pochi minuti. In meno di un quarto d?ora almeno 60 piloti arrivano a meta ed in totale circa 80 chiudono il percorso. Il primo è ancora lo svizzero Chrigel Maurer, leader di coppa del mondo che sul filo di lana (pochi metri, in pratica per la larghezza della vela) precede il secondo di classifica generale: il francese Greg Blondeau.
Per festeggiare Chrigel effettua una spirale e l'accelerazione gli spezza, con uno schiocco secco, un trim che andava a regolare uno degli stabilo.

Primo degli italiani è il romano Franco Ruggeri, che arriva quinto. Ruggeri, fino a poco tempo fa era definito un ?giovane promettente?, ma nei fatti si sta dimostrando la migliore realtà del parapendio italiano. Il livello delle vele e soprattutto dei piloti in gara è realmente assolutamente il massimo, la bravura e la capacità di condurre una vela in un volo di cross è ineguagliabile.
Impossibile pensare di seguirli nelle termiche o nei traversi con vele di classe 2.
Qualche risultato si ottiene a malepena con eccellenti vele di classe 2-3 ma la bravura di questi piloti è tale da creare ancora un divario incolmabile.
Domani terza manche in Valsassina, con decollo dal pian delle betulle ed atterraggio a Primaluna (Fregera) con cena per i piloti presso l?agriturismo ?le trote blu? offerto dall?organizzazione.

 

 

 


 

 

 

Task 3 - 17 luglio

La Valsassina ha riservato ai piloti di Coppa del Mondo una bellissima giornata di volo ma anche una manche molto selettiva.
Per mezzo della funivia e della seggiovia tutto il circo della Cornizzolo Cup si è spostato per la manche di oggi al Pian delle Betulle, una comodità molto apprezzata dai piloti che altrimenti avrebbero dovuto sobbarcarsi almeno 15 minuti a piedi sul sentiero che sale all'anticima del m. Cornizzolo: il Pesora (quello che i piloti del posto chiamano 'il Centrale') con 30 kg di sacca sulle spalle.

Il caldo di questi giorni è proprio sfiancante, Il sole sulla montagna cuoce i cervelli, siamo solo a tre giorni su sette ma la stanchezza si fa sentire, così ogni risparmio di fatica è ben accetto.
Giorgio Corti, Il direttore di gara ha stabilito una manche di 83 km: un andirivieni per la valle con agli estremi le boe del monte Sodatura, ai piani di Atavaggio, ed il Pian delle Betulle.

traccia_cornizzolo_3.jpg

Tracciato della task 3

Il decollo del cimone di Margno è molto ampio, ed esposto a sud ovest da dove erano previsti i venti fino a 1500 m.
Arrivati sul prato, ci accoglievano delle sostenute raffiche laterali, poi col riscaldarsi del pendio l'aria cominciava a radrizzarsi. Un decollo meno agevole di quello del Cornizzolo, se non per l'ampiezza del prato, per le raffiche di termica che lasciavano sospettare condizioni 'toste' per il volo e per i dust devil che a volte attorcigliavano le vele.

Le previsioni meteo davano la possibilità di fare quote molto alte, cosa che avrebbe reso la manche molto facile, invece la realtà è stata ben differente, una volta in volo i piloti hanno trovato un vento sostenuto in quota da sud est che ostacolava non poco la gara e creava zone di sottovento.
Una volta decollati sulla frequenza di emergenza i piloti si erano scambiati le impressioni sulle condizioni: "level two" -livello2- che in gergo di PWC significa condizioni al limite "level three above the take off" -livello3- condizioni involabili in gara (sul decollo), aveva risposto qualcuno, "level two" avevano confermato altri, la gara poteva continuare e non si annullava, pur se le condizioni erano al limite.

Per chi riusciva a mantenersi alto sulle creste, almeno oltre i 2000, i problemi erano relativi, ma per chi si abbassava a mezza montagna i giochi erano fatti, l'unica prospettiva era bucare.
La selezione è stata forte, con molti piloti che sono stati costretti ad atterrare per i prati della valle senza completare il percorso. Le condizioni sono poi leggermente migliorate col passare delle ore, rendendo il volo un po più agevole.

Si è trattato di una manche 'di montagna' idonea per piloti abituati alle condizioni delle vallate alpine.Primo sulla meta dell'agriturismo le Trote Blu a Cortabbio, è arrivato lo svizzero Andy Aebi, secondo lo sloveno Urban Valic e terzo lo svizzero Stefan Wyss; piacevole sorpresa il settimo posto di Mauro Maggiolo, che abituato a volare sulle vallate dolomitiche ha dichiarato: "Bella, mi è proprio piaciuta, è vero che alcune volte era del tipo stringi le chiappe e girala, ma era proprio bella".

Di parere differente molti altri piloti che hanno trovato le condizioni di volo molto faticose, tanto che alcuni di loro hanno volontariamente abbandonato la task (Castagna e Ruggeri tra gli altri).
In classifica generale Conduce lo svizzero Stefan wiss, seguito a Chrigel Maurer e Urban Valic. Alla sera party con polenta e grigliata mista all'agriturismo le Trote Blu di Cortabbio, che ha ospitato anche l'atterraggio ed il centro operativo.

Domani tutti ritorneranno al Cornizzolo per la coppa dello sponsor una tappa speciale della gara con premi (tra gli altri un vario Leonardo) messi in palio dalla Digifly.Alle sera: aperitivo Digifly per tutti.

 

 


 

 

 

Task 4 - 18 luglio

In una giornata veramente calda, Giorgio Corti, il direttore di gara, ha stabilito una manche di 73 km molto selettiva che si potrebbe definire il ?Giro della Brianza, visto che percorreva i confini della Brianza in senso stretto, cioè quel territorio compreso tra il fiume Lambro e l?Adda. Il percorso era: decollo dal Cornizzolo, poi monte Bollettone, San Martino, giusto sopra Lecco, monte Tesoro, vicino Valcava, per poi fare una lunghissima traversata verso Montevecchia ed il castello di Monguzzo, ed infine arrivo a meta a Suello.

La giornata era una fotocopia delle precedenti, tanto che a Damiano Zanocco, Il meteorologo, qualcuno durante il briefing ha chiesto se avesse redatto un solo bollettino meteo per tutti i giorni oppure ne facesse uno nuovo ogni volta. Le previsioni lasciavano prevedere una manche difficile che avrebbe visto molti piloti costretti ad atterrare anzitempo. Hans Bollinger, al quale la manche di ieri non era per nulla piaciuta, aveva dichiarato che si trattava certamente di una bella manche.

Le condizioni in decollo erano perfette, con termiche costanti e non violente, in breve tutti decollavano e si dirigevano verso il Bollettone. Al ritorno li avevamo visti passare molto bassi a mezza costa sul Cornizzolo per poi fare un poco di quota ed andare diretti al S.Martino. Alcuni di loro azzardavano una planata diretta partendo troppo bassi verso il S. Martino, ma non riuscendo ad agganciare, due di loro, costretti ad atterrare, hanno pensato bene di posare i piedi con indiscutibile maestria alla periferia nord di Lecco, senza creare intralcio alcuno nè al traffico nè ai pedoni del marciapiede sul quale avevano toccato terra. La polizia transitata poco dopo, aveva chiesto loro: "Tutto bene?" alla risposta affermativa avevano salutato e se ne erano andati.

E? un piccolo esempio ma dà un?idea delle capacità di questi piloti.Garantito: è dal 1997 che vediamo gare di coppa del mondo,, ma il livello di questi piloti è qualcosa di assolutamente non paragonabile a nessuna gara disputata negli scorsi anni. Non c?era comunque bisogno di questo esempio di maestria nell'atterraggio di precisione per dimostrare che questi campioni rappresentano il meglio del parapendio mondiale, ma la folta squadra che ha raggiunto Valcava ha fatto anche di meglio: raccolti in un gruppo di oltre 100 vele sono stati visti girare vorticosamente nelle forti termiche che si generano dalle pendici di Montevecchia e poi, fatto il pieno di quota sopra Montevecchia, affrontavano la lunga planata verso Monguzzo.

Negli scorsi anni avevamo visto la pianura richiedere il suo tributo da piloti che avevano sottovalutato la difficoltà oppure avevano scelto linee azzardate, ma il caldo di oggi generava termiche tanto potenti che il percorso, tagliando direttamente sulla pianura, alla fine si era rivelato abbordabile per molti di loro.Sta di fatto, che mentre l?organizzazione pensava di dover andare recuperare molti piloti sparsi in giro per la Brianza, un po? come l?origano sulla pizza, i primi arrivavano in meta che non era stato ancora stato steso lo striscione dell?arrivo. Bruciando letteralmente tutti sul tempo. 65 in totale in meta.

Ha vinto lo svizzero Chrigel Maurer, (ancora lui) che consolida la sua posizione in classifica e vince anche uno strumento di volo posto in palio da Digifly.

Secondo è arrivato Hans Bollinger (Hausi) un vero recordman di coppa del mondo: 45 anni due figli 157 gare disputate e 15 vinte, perchè gallina vecchia fa buon brodo (funziona anche con le aquile?) terzo ancora lo sloveno Urban Valic che sta facendo un testa a testa con Murer per la vittoria finale della Cornizzolo Cup.

Primo degli italiani un?altra ?aquila vecchia?: il veneto Maurizio Bottegal arrivato ottavo. La classifica generale vede in testa ancora Valic con un vantaggio di qualche punto su Maurer, Wiss, sprofonda indietro dopo aver bucato a 700m dall'arrivo.

Alla sera: si è svolta la premiazione della ?gara dello sponsor? con la distribuzione di strumenti Digifly ai piloti ed ai team vincitori (Maurer ancora una volta) ed a proposito di questo: il Leonardo con software versione 50 ha ricevuto l?OK ufficiale da Christian Quest e Federico Nerastro ha fatto il primo download della traccia di gara. E? seguito poi un party con sangria e piatti freddi cucinati da Cielo e Terra, il ristorante presso il centro operativo.

Domani. Giovedì, giornata calda come oggi, si prevede una manche ancora selettiva. Alla sera, alle ore 21: Vola al Vespa: festa al Vespa Cafè di Lecco con musica dal vivo con il celeberrimo complesso dei Gipsy King.

 

 


 

 

 

Task 5 - 19 luglio

Giornata caldissima alla Cornizzolo Cup, il direttore di gara Giorgio Corti viste le previsioni meteo che davano temperature elevate sulla pianura ed aria relativamente secca che avrebbe generato forti correnti ascensionali, ha stabilito una manche di 85 km tutta rivolta verso la zona bergamasca seguita da una lunga frazione di pianura.

Dopo la partenza dal Cornizzolo i piloti dovevano transitare per il m. Magnodeno e poi, passando sulle cime che vanno verso Valcava dovevano puntare verso il monte Canto alto, giusto alle spalle di Bergamo, da qui scendere a sud-ovest verso Mapello per poi attraversare la pianura fino a Lurago d?Erba, tornare a Colle Brianza e poi puntare l?arrivo di Suello.

Si trattava di una manche difficile, che avrebbe costretto piloti a scelte tattiche molto accurate per non sprecare l?eventuale vantaggio acquisito. Anche in questa gara è emersa la similitudine tra le gare di parapendio e quelle di ciclismo: nella frazione di montagna il fuggivo può fare conto sulla sua preparazione e forza, la varietà del paesaggio è tale da garantire la possibilità costante di trovare termiche e di fare scelte tattiche vincenti; ma nelle frazioni di pianura, anche il miglior passista non può lanciarsi in una lunga fuga, la forza del gruppo è tale che verrebbe presto ripreso, nel caso del volo, la forza del gruppo serve per trovare le ascendenze, una cosa che volando da soli non sarebbe possibile se non con molta fortuna. Infatti la frazione di montagna è stata relativamente facile, mentre i lunghi tratti in pianura hanno fatto la selezione di quella che è stata senza dubbio la gara più difficile fino ad oggi.

Così la gara ha visto arrivare un gruppo compatto di 45 piloti che hanno tagliato la linea d?arrivo a pochi secondi l?uno dall?altro. La classifica provvisoria di gara vede primo lo sconosciuto austriaco Shane Hill, numero 334 del ranking che subito dopo l?arrivo è stato festeggiato con trombe dai suoi connazionali, seguito dal polacco Pawel Faron, la provvisoria dà anche nei primissimi posti la pilota polacca Kroll che con questa vittoria conduce la ristretta classifica femminile.

Nei posti di rincalzo il leader Chrigel Maurer che dovrebbe consolidare la sua posizione al primo posto, visto che il suo diretto antagonista Urban Valic non è stato visto arrivare a meta. Primo degli italiani il piemontese Marco Littamè, arrivato sesto, ma sono molti i nostri arrivati nel primo gruppo.?Il fatto di dare lunghe sezioni di pianura è molto penalizzante per chi è in testa alla gara, ogni vantaggio acquisito in montagna viene annullato dalla necessità di volare in gruppo sulla pianura. Sarebbe auspicabile una sezione di pianura meno lunga seguita ancora da una di montagna?.

Questo è il parere di Torsten Siegel, un tedesco veterano della coppa del mondo. Vedremo domani cosa deciderà il direttore di gara in una giornata che si annuncia con un basso rischio di temporali serali. A margine della gara vanno dette due parole sul responsabile meteo Damiano Zanocco. Damiano è solito decollare prima dell?apertura della finestra e seguire i piloti in volo per scattare delle immagini. Tutte le foto riprese in volo pubblicate sul sito cornizzoloeventi.org le ha fatte lui, ma non senza fatica. Damiano, in cinque giorni si è sobbarcato oltre 20 ore di volo.

Il problema è che stare appresso ai campioni con il suo ?vecchio? Artic XP è impossibile. Mentre ai campionati italiani dello scorso anno ed al VIP lo avevamo visto tallonare i concorrenti da vicino, durante questa gara gli è stato impossibile in tutti i sensi: impossibile seguirli nel traverso, impossibile seguirli in termica.

Per questa ragione, dopo la prima giornata nella quale era quasi rimasto a bocca asciutta (fotograficamente), Damy si è fatto prestare un prototipo dello Status 7 da Maurizio Bottegal e poi un Mantra R07 da Enrico Frigerio e? le cose sono cambiate. Le capacità di pilota di Damiano sono fuori discussione, ma per stare appresso a questi mostri da gara è indispensabile poter disporre di un mezzo di pari prestazioni.

 

 

 


 

 

 

Task 6 - 20 luglio

La Cornizzolo Cup 2007, coppa del mondo di parapendio è terminata con un giorno di anticipo.
Secondo il regolamento il numero massimo di manche disputabili per ogni tappa sono sei, come conseguenza, la tappa di oggi conclude la manifestazione.

Dopo gli oltre 425 km volati in gara in questa settimana, il direttore Giorgio Corti ha deciso per una manche conclusiva di circa 75 km, giusto quanto serviva per fare cifra tonda: 500 km volati in sei giorni, a detta dei piloti un record per la coppa del mondo. Bisogna dire che le condizioni meteorologiche non potevano essere migliori, con aria più secca della media delle giornate estive e numerose e potenti termiche anche in pianura generate dal forte riscaldamento del suolo, il tutto condito da venti deboli che non creavano ostacolo nei lunghi tratti di traversoni volati sulla pianura. ?Non avremmo avuto condizioni migliori nemmeno se le avessimo prenotate? sono le parole di Damiano Zanocco, il meteorologo, che i piloti hanno soprannominato ?Sunny Day? -giornata di sole- perchè per tutti i giorni il suo rapporto meteo cominciava con: ?It? a beautiful sunny day?.

La manche di oggi era tecnica ma anche più semplice delle precedenti, dopo il cornizzolo i piloti andavano a Brunate, poi tornavano al monte Barro scendevano a Colle Brianza, tornavano all?Alpe del Vicerè ed andavano in goal a Suello. Nonostante la lunghezza si trattava di un manche veloce, il cui percorso era ben visibile dal Cornizzolo e non troppo impegnativa, perchè questa settimana, che si è trasformata in una vera maratona del cielo, col suo caldo ha messo a dura prova la resistenza fisica di piloti ed organizzazione. Inoltre c?era la necessità di fare una manche che non costringesse troppi piloti ad atterrare in anticipo, per evitare i recuperi e poter redarre la classifica finale prima della premiazione.

Ha vinto la manche lo svizzero Andy Aebi, seguito a ruota da Chrigel Maurer e da Urban Valic. Primo degli Italiani Mauro Maggiolo, arrivato quindicesimo. Il vincitore della Cornizzolo Cup 2007 è Chrigel Maurer, seguito da Andy Aebi e dall?austriaco Christian Tamegger. Due svizzeri ed un austriaco ai primi posti mentre la squadra italiana ha solo il nostro Christian Biasi al dodicesimo posto di classifica generale.

Però va anche segnalato il vincitore del 'Trofeo Papin': ben mille eouro messi in palio al 22mo della classifica generale: il giovane svizzero Stefan Schmoker. Un premio particolare ai partecipanti voluto e finanziato da 'Papi': Giorgio Gadola. Dopo anni di testa a testa con il team svizzero, il nostro team si sta ristrutturando, con l?ingresso di forze nuove come il romano Franco Ruggeri l?altoatesino Peter Gebard ?Non sono scontento, mancavano grandi nomi come Donini e Pacher che avrebbero sicuramente contribuito al risultato di squadra, comunque tutti i piloti presenti si sono comportati molto bene, nella manche di ieri avevamo tre piloti nei primi dieci. Quello che conta è la tenuta della squadra che ha lavorato bene e si è allenata a collaborare e conto nella crescita di alcuni giovani che qui hanno ben figurato.? Questa la dichiarazione di Alberto Castagna, il CT della squadra.

La Brianza ha dimostrato ancora una volta la sua vocazione ad ospitare grandi eventi di volo libero con una settimana record. I piloti hanno apprezzato moltissimo le condizioni di sicurezza del volo offerte dall?orografia del terreno, senza forti venti di valle, ed atterraggi abbastanza disponibili ovunque (con qualche eccezione nella zona di Lecco) Il fatto di poter fare sei manche su sei e 500 km, è praticamente il sogno di ogni organizzatore. E? stata una Cornizzolo Cup fortunata da questo punto di vista, ma si sapeva che statisticamente questo periodo è il migliore per poter fare gare.

Alcuni appunti a margine della gara.

L?organizzazione ringrazia calorosamente il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino di Lecco per la sua preziosa opera. Questi angeli vestiti da diavolo (vestono in rosso e nero), sono rimasti disoccupati per tutta la settimana, ma sono andati ben oltre il loro compito, innalzando un gazebo e dei tendoni in decollo per consentire ai piloti di trovare riparo dal sole cocente. Se non ci fossero stati loro, il caldo sarebbe stato ancora più insopportabile per tutti. Non parliamo poi di altre loro dimostrazioni di attenzione, tra le quali il vino ed il salame offerti al personale dell?organizzazione presente in decollo.

La gara è stata un capolavoro dal punto di vista della sicurezza. Unico incidente: un pilota si è rotto i polsi in atterraggio fuori campo per evitare una linea elettrica che non aveva visto (il solito problema delle servitù di passaggio d?elettrodotto) e non è successo nulla altro. Ma in aria non era facile, i piloti sono tutti ad un livello altissimo, in pratica accade che una volta decollati si muovano tutti in sciame da termica a termica e questo per tutta la durata della gara.

Succede allora che in questo sciame di calabroni alcuni abbiano un comportamento più aggressivo che altri e come conseguenza aumenta il rischio di collisioni. Sperare in un crescita dell?educazione dei piloti è un po? utopistico, anche se preparazione e professionalità sono arrivate a livelli impensabili solo qualche anno fa: come soluzioni si stanno studiando formule di gara per diluire il numero di concorrenti sul percorso in modo da ridurre il numero di piloti che girano nella stessa termica.

Il pilotaggio di questi prototipi non è semplice, ma a differenza di altre gare alle quali abbiamo potuto assistere, l?unico rumore che si percepisce dalle vele in volo è il sibilare dei cordini, non si sente nessuna vela frusciare perchè ha collassato. Si tratta di una differenza non da poco e chi frequenta le gare di livello inferiore sa che cosa significhi. Questi piloti sono in grado di far girare la loro vela nella termica più piccola tenendola al limite del negativo. Non è il caso che qualcuno li imiti, ma senza essere dei professionisti (ben pochi di loro vivono di volo libero), sono dei veri fenomeni del volo; è indispensabile che chi li guarda tenga in mente queste cose prima di pensare di imitarli o di passare a vele di questa classe.

Domenica chiusura della festa di volo con il Lecco Acro Show Show, spettacolo d?acrobazia con parapendio, deltaplani, paracadutisti ed i velivoli a motore del Team Pioneer. Gli show si svolgeranno alle ore 11 ed alle 15 davanti a piazza Cermenati e saranno ben visibili dal lungolago.

Venite numerosi

Giorgio Sabbioni
tel. +39 348 7934144