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Assicurazione Obbligatoria Infortuni Degli Sportivi

Da anni in Italia sono stati varati una serie di provvedimenti aventi ad oggetto l'obbligo per gli sportivi di assicurasi per gli infortuni occorsi nel corso della loro attività. I provvedimenti più datati sono naufragati in scandali quali quelli della Sportass.

In data 16 aprile 2008 su iniziativa del Ministro Melandri, il Governo Prodi (oramai con le valigie in mano) ha emanato DPCM che prevede l'"Assicurazione obbligatoria per atleti, tecnici e dirigenti tesserati con le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal CONI."

Basta una prima semplice lettura del provvedimento per rendersi conto che lo stesso, pur coinvolgendo tutti gli sportivi, è stato scritto senza avere la più pallida idea che vi potessero essere sportivi che volano, arrampicano, vanno in barca a vela ed, in genere, compiono attività su un terreno di gioco vasto e non circoscritto. Ma, si sa, in Italia sport equivale a "calcio" e poco altro (salvo dare risalto per due o tre giorni a discipline obliate in concomitanza con le olimpiadi).

A prima vista, devono essere assicurati tutti gli sportivi, dilettanti ed amatori compresi, purchè ad essi sia consegnata una tessera di affiliazione personale da parte della Federazione Nazionale.

Per quanto riguarda il volo, la FIVL si è attivata per richiedere all'AeCI se dovesse essere la FIVL stessa oppure l'Ente a fornire tale "tessera" comprensiva di assicurazione. L'AeCI a sua volta ha girato la richiesta al CONI il quale ha risposto perentoriamente che la "Federazione" di riferimento doveva essere solo ed esclusivamente l'AeCI e non la FIVL.

 

Ciò chiarito, è emerso che l'AeCI non rilascia alcun tesseramento personale e che, l'unica forma di tesseramento prevista dall'Ente è la cosiddetta tessera FAI. Per tale ragione l'AeCI ha indetto una gara assicurativa per fornire l'assicurazione ai soli tesserati FAI.

L'AeCI ha esteso poi la sua richiesta al CONI per essere certa di quali fossero le attività che dovevano cadere sotto la copertura assicurativa in parola. Invero, il problema è che la legge obbliga ad avere l'assicurazione solamente quando si pratica attività sportiva in qualche modo organizzata: cioè circoscritta nei tempi previsti da un qualche regolamento e all'interno delle "strutture" previste in qualche ulteriore regolamentazione. Appariva evidente che chi, semplicemente, va a volare in cielo, non svolge alcuna attività regolamentata dal punto di vista sportivo (salva ovviamente la regolamentazione aeronautica che è altra cosa).

Il CONI ha risposto che l'assicurazione deve essere operativa solamente per le gare previste dal calendario nazionale AeCI (in pratica Campionati Italiani, Montegrappa, Guarnieri e poco altro), e per eventuali allenamenti programmati. In buona sostanza, il CONI ha specificato che gli eventi coperti un regolamento sono solamente quelli in cui: a) i piloti volano in un percorso predefinito (gara); b) il regolamento di tale gara sia quello previsto dall'AeCI.

Rimangono escluse, pertanto, su indicazione AeCI, le gare regionali, la lega piloti ecc. ecc..

La compagnia che si è aggiudicata la gara ha previsto una tariffa di € 160,00 per gli atleti a copertura dell'attività sportiva suddetta (indistintamente per tutte le discipline come volo libero, volo ultraleggero, paracadutismo ecc.). La stessa compagnia ha previsto anche una tariffa di € 200,00 meramente volontaria e non obbligatoria per tutti gli sportivi interessati (non si tratta di assicurazione di cui al DM, ma di mera assicurazione sostanzialmente simile a quella offerta dalla compagnia convenzionata FIVL, ovviamente a costi e condizioni operative diverse). Il contratto assicurativo e le spiegazioni sono pubblicate sul sito AeCI.

La compagnia convenzionata alla FIVL si è offerta di fornire il medesimo servizio a costi alquanto contenuti rispetto alla polizza AeCI. Per tale motivo la FIVL ha chiesto all'AeCI di poter fornire una propria polizza alle medesime condizioni di copertura, a costi minori, in alternativa a quella proposta dall'Ente.

L'AeCI in un primo momento si è dimostrato disponibile ad accettare anche l'assicurazione FIVL quale ipotesi alternativa (indicando che si sarebbe potuto risolvere la questione coin un'autocertificazione). Pochi giorni fa AeCI è stato "stoppato" dal CONI il quale in modo perentorio ha comunicato che solo ed esclusivamente l'AeCI ha la responsabilità di fornire il servizio assicurativo obbligatorio e che la FIVL non può e non deve fornire alcuna assicurazione obbligatoria di cui al Decreto 16 aprile 2008.

In buona sostanza, il CONI ha detto all'AeCI: la FIVL deve starne fuori e gli atleti non hanno alcuna diversa possibilità di poter fare le gare a calendario nazionale se non sono assicurati con l'AeCI. O ben che mangiamo quella minestra oppure cancelliamo il calendario gare e non si fa più nulla... ipotesi non ancora da scartare del tutto!

Si tratta, comunque, di una buona e cattiva notizia insieme. Quella buona è che devono essere assicurati solo i possessori di tessera FAI e che la FIVL, i club ed i presidenti di FIVL e club non sono responsabili per la mancata assicurazione dei loro atleti (ovviamente se ci hanno imposto di non assicurare, non possiamo che attenerci a tale direttiva). Questo evita la morte certa della FIVL e delle altre Federazioni Aeronautiche e non solo.  La notizia cattiva è che il costo della polizza è alto, anche se coinvolge relativamente pochi piloti.

A questo punto ci siamo attivati per provare ad estendere il più possibile la copertura assicurativa ai piloti possessori di tessera FAI. L'idea è quella di attivare un campionato XContest ed iscriverlo a calendario nazionale, oltre a programmare allenamenti "on line". In tal modo il pilota assicurato sarà tale nella maggior parte dei voli fatti durante il 2010. A questo punto la polizza sarebbe molto conveniente in termini economici ed i soldi versati non saranno uno spreco.

Attualmente stiamo lavorando a tale progetto e presto vi daremo le comunicazioni necessarie. Le comunicazioni operative per il rinnovo della tessera FAI, invece, sono disponibili sul nostro sito e su quello di AeCI.

ALCUNE FAQ

A cosa serve l'assicurazione FIVL, è necessario farla?
L'assicurazione FIVL serve per coprire i danni RCT, che sono altra cosa. L'RCT rimane obbligatoria in forza del DPR 404 e deve essere fatta da TUTTI i piloti. La FIVL offre in convenzione anche la polizza infortuni, che può essere sottoscritta non obbligatoriamente.

Che differenza c'è tra la convenzione FIVL infortuni e l'assicurazione obbligatoria atleti AeCI?
La convenzione FIVL copre tutti i voli 365 giorni all'anno indipendentemente che essi siano fatti in gara o fuori gara in volo libero. L'assicurazione AeCI copre solo gli infortuni occorsi in eventi iscritti a calendario nazionale;

Posso fare la tessera FAI senza assicurazione?
No, non è possibile.

Un club di volo è responsabile se i suoi iscritti non sono assicurati per il DM 16 aprile 2008?
No, non è responsabile, il CONI ha negato a FIVL e a singoli club la possibilità di fornire una propria polizza assicurativa altrimenti convenzionata.

Gli allievi delle scuole devono essere assicurati per il DM 16 aprile 2008?
Non è possibile fornire loro alcuna assicurazione perché l'AeCI non l'ha prevista e le scuole non possono stipulare una loro polizza convenzionata.

 

Link di riferimento: http://www.aeci.it/download/circolare_licenze_fai_2010.PDF