Scritto da Luca Basso il . Pubblicato in Consiglio.

LE FEDERAZIONI NON POSSONO ESSERE CANCELLATE: LE RAGIONI DELLA FIVL PIENAMENTE ACCOLTE AL CONSIGLIO DI STATO

Lo abbiamo sempre sostenuto ed ora il Consiglio di Stato ci ha dato ragione: il Commissario Straordinario dell' AeCI non ha alcun potere di cancellare le Federazioni. Secondo la magistratura, egli ha agito in modo illegittimo al di fuori dei propri poteri, proponendo uno statuto che, per questo motivo, è stato bocciato senza appello.

 

Si tratta di una pronuncia lapidaria e nitida, che azzera il progetto del Commissario di cancellare la FIVL e di creare varie commissioni fantoccio in sostituzione delle Federazioni. In essa si legge a chiare lettere che le Federazioni, volente o nolente il sig. Leoni, devono rimanere nell'AeCI (ed ivi conseguentemente svolgere un ruolo attivo) e che il Commissario non ha alcun potere di modificare lo statuto secondo il proprio umore e le proprie personali aspirazioni.

Ciò dimostra che vale la pena combattere per la giustizia e di tenere la schiena diritta, opponendosi a chi calpesta le norme di legge e dello statuto. Così abbiamo fatto e continueremo a fare, fino a quando non verrà ripristinata definitivamente la corretta funzionalità dell'AeCI.

Quasi contemporaneamente, una diversa Sezione del Consiglio di Stato ha stabilito, ancora una volta come da noi sempre sostenuto, che il Presidente dell'AeCI ed il Consiglio Federale erano decaduti nel 2009 e, per tutto il 2010, si sono arrogati il potere di rimanere in carica senza averne titolo. Ricorderete: fu proprio in quell'anno che venne di fatto cancellata la FIVL dall'AeCI, ad opera di un Consiglio inesistente che ha firmato una serie di ordinanze che ci hanno tolto la possibilità di organizzare le gare, di richiedere la licenza FAI, di gestire le rappresentative nazionali e così via. Tutto ciò si è rivelato essere nullo.

Posto che, al tempo, le legittime proteste della FIVL sono state accolte come lamenti di ingenui rompiscatole, c'è voluta la magistratura per fare chiarezza.

Tra i membri di quel Consiglio fantoccio, che ha inferto colpi durissimi alla FIVL, c'era anche un nostro rappresentante che, pur avvisato, non ha avuto la dignità di alzarsi dalla seggiola, ma è rimasto ad assecondare le illegittimità ed i piani avversi alla FIVL.

Ma c'è di peggio. Una delle più grandi conquiste della FIVL è stata l'aver ottenuto, attraverso il DPR 133, quote di altitudine adeguate per poter volare.

Ebbene, i soliti noti sedicenti rappresentanti del volo libero in AeCI, intendono tornare al passato e si prestano a far parte di una "commissione" direttamente nominata dal Commissario per cancellare le norme che ci permettono di godere di ampi spazi per volare. Quelle agogniate quote da noi conquistate, rischiano pertanto di essere abolite per mano di costoro. Le motivazioni sono talmente assurde e risibili quanto gravi sono le loro conseguenze. I corsi di aggiornamento istruttori, peraltro, vengono utilizzati anche per fare propaganda a questa commissione ed al Commissario.

Riteniamo che, con le pronunce del Consiglio di Stato, sia arrivato il momento di vergognarsi e di finirla qui, perché delle due l'una: o è palese incompetenza oppure è manifesta mala fede. Tutti sanno che dietro al motto "il potere non si combatte, ma si asseconda", si nascondono intenti puramente personalistici. Chi usa quel motto da vecchia stantia politica, lo fa per se stesso, non per i piloti e i veri appassionati del volo. I tempi stanno rapidamente cambiando ed è giunto il momento di prenderne atto.

Riprendo pertanto le parole di Rodolfo Biancorosso che, nel suo editoriale a commento delle pronunce del Consiglio di Stato, dice:

"Un cambiamento è imperativo, e ancora in molti non lo hanno compreso. I corrotti, i dirigenti in malafede, quelli in buonafede ma incapaci, quelli che mirano a mantenere un piccolo o grande privilegio o una più o meno significativa poltrona, quelli che non si guardano allo specchio la mattina perché un po' si farebbero schifo, se ne devono andare via. Adesso. Prima che siano costretti a farlo con il disonore di un sonoro pernacchio nazionale o del calcio nel didietro (perché prima o poi arriva). Voi che avete fatto scempio del mondo del volo, se vi resta un minimo di dignità fate un passo indietro e lasciate che forze nuove, giovani, pulite, magari ancora inesperte, si diano da fare per tutelare gli interessi dei piloti. Andate a casa adesso, lasciando almeno il ricordo di un gesto tardivo."

Si sussurra, nell'ambiente del volo, che si stia organizzando a breve una protesta a Roma, con la presenza delle televisioni, per far sentire la voce dei piloti. Potrebbe non essere una brutta idea che qualche pilota di Volo Libero partecipasse. Vi faremo sapere.

FIVL

Luca Basso