Scritto da Rodolfo Saccani il . Pubblicato in Relazioni sicurezza.

Relazione incidente mortale (070714M0) - Rodolfo Saccani


Data: 14 luglio 2007
Località: Diecimo (Lucca)
Vela: Parapendio Wings of Change Nemesis M (LTF 1-2)
Imbrago: Woody Valley Velvet
Casco: senza mentoniera



Profilo del pilota:

Volava da oltre 15 anni ma con frequenza molto scarsa (circa una decina di voli l'anno).

Condizionei meteo:
Vento meteo da nord-est, condizioni di volo caratterizzate da una moderata turbolenza.

Dinamica:
Dopo circa 10 minuti dal decollo il pilota si trova in una zona che presenta una certa turbolenza (prima del decollo il pilota era stato informato di ciò da altri piloti). Il parapendio subisce una chiusura asimmetrica di circa il 60-70% del bordo d'attacco, la vela si riapre rapidamente, manca il controllo dell'asse di beccheggio e nella picchiata che segue la vela subisce una modesta chiusura frontale. Il pilota, probabilmente sorpreso dagli eventi, agisce sui comandi troppo precocemente e con eccessiva intensità, tanto da innescare una vite piatta negativa mantenuta fino all'impatto con il terreno.

Esito:
Il pilota è immobile, viene chiamato l'elisoccorso che tarda ad arrivare perchè impegnato in altro soccorso. Dopo circa venti minuti una donna pilota riesce ad atterrare sul pendio estremamente ripido accanto al pilota infortunato. Il pilota è riverso verso il basso, ancora vivo ma dal colorito violaceo. La donna pilota, in conttatto radio con un medico, eatrae la lingua dell'infortunato che però nel giro di pochi attimi muore tra le sue braccia.

Considerazioni:
Le condizioni meteorologiche erano moderatamente impegnative: richiedevano la capacità di controllo del mezzo in turbolenza.
Le descrizioni della dinamica fornite da più piloti (circa cinquanta piloti erano presenti) sono concordi. L'analisi della dinamica porta a ritenere che le cause dell'incidente siano imputabili alla scarsa capacità di controllo del mezzo in condizioni moderatamente turbolente e al sovracontrollo a seguito della chiusura frontale.
Si ritiene che le condizioni aerologiche della giornata fossero inadatte alle capacità di controllo del mezzo di un pilota con una frequenza di volo molto bassa.
Fattori che possono aver influenzato l'errata valutazione delle condizioni aerologiche in rapporto alle capacità del pilota: presenza di molti altri piloti in volo, lunga carriera di pilota di parapendio (attestato conseguito molti anni prima), scarso allenamento alla valutazione dovuto alla bassa frequenza di volo.
In piloti poco esperti o poco allenati, in condizioni critiche si riscontra la tendenza ad uno uso eccessivo dei comandi che porta ad un aggravamento della dinamica.

Raccomandazioni:
La valutazione delle condizioni meteorologiche e aerologiche deve sempre essere rapportata alle proprie capacità e al proprio livello di esperienza. Queste valutazioni non devono essere influenzate dalla presenza di molti altri piloti in volo e devono essere sempre conservative (nel dubbio astenersi dal volare).
Quando non si sa intervenire nel modo opportuno è da evitare un tempestivo intervento sui comandi a seguito di importanti configurazioni inusuali: con vele basiche di recente progettazione questo può facilmente innescare cascate di configurazioni inusuali. A seguito della chiusura è necessario sollevare le mani e lasciar volare la vela, solo quando la vela incomincia a picchiare si può intervenire per controllare il beccheggio.
Evitare le sovracorrezioni ed in generale l'uso eccessivo dei comandi. In assenza di configurazioni marcatamente centrifugate è preferibile sollevare i comandi piuttosto che intervenire senza avere la piena comprensione delle conseguenze delle proprie azioni.

Fonti:
L'ampia presenza di piloti ha consentito di raccogliere numerose testimonianze circa le condizioni aerologiche e la dinamica dell'incidente.



Rodolfo Saccani

Commissione Sicurezza FIVL
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