Scritto da Rodolfo Saccani il . Pubblicato in Relazioni sicurezza.

Relazione di incidente mortale (110823M0) - Rodolfo Saccani

Data: 16 agosto 2011
Ora: 17:30 circa
Imbrago: Advance Impress 1 L - di tipo integrale con sistema anti-dimenticanza di tipo get-up
Mezzo: Niviuk Peak 1
Casco: Non integrale

 

Profilo del pilota:
Uomo, 40 anni.
Pilota molto esperto, esperienza ultradecennale, in passato ha praticato anche acrobazia, ha partecipato a corsi siv, ha effettuato attività di pilota biposto.
Lo scorso anno ha ridotto drasticamente la frequenza di volo da circa 100 voli l'anno a meno di 10 voli.

 

Condizioni meteo:
Condizioni serali tranquille, dinamica da brezza di valle, nessuna termica.

 

Dinamica:
Erano solo due i piloti in decollo. La dinamica è stata raccontata dal pilota che, decollato per primo, ha assistito all'incidente da circa 100mt più in alto.
Il testimone riferisce che durante la preparazione il pilota deceduto ha ripetutamente parlato al telefono e che quando non era al telefono appariva assorto o distratto. Non ha risposto al saluto rivoltogli subito prima di decollare.
Il testimone descrive la posizione del pilota subito dopo il decollo come "più in basso del normale".
Dopo circa un minuto e mezzo di volo durante il quale il pilota sembra riuscire a controllare parzialmente la direzione con il peso evitando un ripetitore radio, viene visto virare lentamente in direzione del costone.
A questo punto il pilota sembra essere aggrappato all'imbrago solo con le mani e dopo circa venti secondi viene visto precipitare al suolo da una quota di oltre 500mt.
Il parapendio prosegue e verrà ritrovato a circa due km di distanza.

 

Conseguenze:
Fatali, probabilmente il decesso avviene all'impatto con il suolo.

 

Considerazioni:
L'ispezione dell'imbrago conferma che ventrale e cosciali erano slacciati mentre cockpit e copertura integrale erano correttamente allacciati. L'imbrago è in buone condizioni di conservazione, non si rilevano anomalie di alcun tipo.
Dalla descrizione dell'incidente è ipotizzabile che il pilota si sia accorto del mancato aggancio subito dopo il decollo e che abbia tentato di guadagnare la posizione seduta cercando un appiglio con i piedi mentre con il peso cercava di controllare la direzione per evitare un ostacolo. Successivamente sembra che abbia tentato un ritorno al pendio senza però riuscire a raggiungerlo prima di perdere la presa.
Ricordiamo che in caso di mancato aggancio lo scivolamento verso il basso del corpo del pilota porta generalmente ad aggrapparsi alle fettuccie laterali dell'imbrago con le ascelle. Questa è una posizione che blocca la circolazione sanguigna verso le braccia e porta, nel giro di un minuto o due, ad una perdita delle forze dei muscoli degli arti superiori.

 

Raccomandazioni:


Eseguire sempre la stessa sequenza di preparazione, creando una propria checklist da seguire meticolosamente ad ogni volo. La sequenza di preparazione non deve essere disturbata da fattori esterni o dalla fretta.

La routine di preparazione deve essere eseguita senza interruzioni. In caso di interruzione si raccomanda di ricominciare dal primo elemento della checklist.

In particolare si raccomanda di allacciare tutte le fibbie della selletta (cosciali e ventrale) immediatamente dopo averla indossata. Le fibbie non devono essere slacciate fino all'atterraggio.

Si raccomanda inoltre di eseguire sempre, immediatamente prima del decollo, un controllo aggiuntivo dei seguenti elementi:
- fibbie della selletta e del casco
- moschettoni
- linee
- vela

In situazioni in cui il controllo visivo delle fibbie è impossibilitato dalla presenza di cockpit e/o imbrago integrale, il controllo deve essere effettuato toccando le fibbie con le mani.

Si rammenta che i piloti con esperienza sono più soggetti rispetto a piloti poco esperti ad incidenti dovuti a dimenticanze nella fase di preparazione.

Si rammenta che gli imbraghi di tipo integrale rendono impossibile il controllo visivo di cosciali e ventrale e che quindi i piloti che utilizzano questo tipo di imbrago devono prestare particolare attenzione.

Si rammenta che in caso di ventrale slacciato, il cockpit ne fa le veci durante le operazioni di decollo e rende più difficile accorgersi che il ventrale non è allacciato rispetto ad un imbrago completamente aperto, i piloti che utilizzano un cockpit devono prestare particolare attenzione.

Una tecnica specifica consente di riconquistare la posizione all'interno dell'imbrago: è necessario slanciare le gambe verso l'alto all'interno degli elevatori ed agganciarle agli elevatori stessi, da questa posizione è possibile afferrare con entrambe le mani la parte inferiore dell'imbrago spingendola in avanti per riportarsi in posizione seduta e allacciare le fibbie. La tecnica è meno complessa di quello che può sembrare, ha dimostrato di essere efficace in almeno un caso di reale dimenticanza ma va attuata senza esitare in quanto non è fisicamente possibile restare appesi agli elevatori per un tempo prolungato. Provare a terra questa tecnica è un utile esercizio.

Altra alternativa è effettuare un ritorno al pendio per limitare i danni.

In ogni caso è necessario intervenire molto tempestivamente perché la posizione non può essere mantenuta che per un minuto o due, indipendentemente dalle condizioni fisiche e dall'allenamento del pilota.

 

Fonti:

Le informazioni sono state fornite dall'unico testimone oculare.

 

Rodolfo Saccani
Commissione Sicurezza FIVL