Relazione mancato incidente (060305N0) - Rodolfo Saccani
Località: Andrate (TO)
Mezzo: Parapendio Sky Paragliders ATIS (LTF 1-2)
Imbrago: Woody Valley Xtra
Casco: Senza mentoniera
Paracadute di soccorso: Metamorfosi 16 fusi
Località: Andrate (TO)
Mezzo: Parapendio Sky Paragliders ATIS (LTF 1-2)
Imbrago: Woody Valley Xtra
Casco: Senza mentoniera
Paracadute di soccorso: Metamorfosi 16 fusi
Una relazione su un mancato incidente solleva interessanti osservazioni circa le difficoltà di comunicazione e l'applicazione delle corrette procedure nella gestione delle emergenze.
Qual'è la corretta procedura per la gestione di un'emergenza?
Come si deve comportare chi assiste ad un incidente per ottimizzare l'efficacia degli interventi di soccorso?
Come si deve comportare il pilota a terra per comunicare il proprio stato?
Questa relazione è inoltre un chiaro esempio del fatto che le segnalazioni di mancato incidente sono utili quanto le segnalazioni di incidente.
Data: 18 Maggio 2007
Località: Rocca delle Caminate (FO)
Vela: Gin Bolero Plus L, DHV 1
Imbrago: Woody Valley X-Act
Casco: di tipo motociclistico non integrale
Paracadute di soccorso: Freestyle PRS3
Data: 3 Aprile 2006
Località: Monte Ripoli, Tivoli (RM)
Mezzo: Parapendio ONIX 26 Gradient del 2001, revisione completa effettuata a Novembre 2005
Imbrago: UP con emergenza dorsale
Casco: di tipo integrale
Questa nota di sicurezza interessa le seguenti ali da parapendio:
Gradient Bright 24,26,28,30
Gradient Aspen 24,26,28,30
Gradient Golden 22,24,26,28,30
Gradient Bright Classic 24,26,28,30
Gradient Bi-Golden 42
Gradient Delite 22,24,26,28,30
Gradient Aspen 2 22,24,26,28,30
Gradient Bright 3 24,26,28,30
Gradient Golden 2 22,24,26,28,30
Il form di segnalazione di incidente è stato dismesso, stiamo lavorando ad un nuovo sistema di gestione online delle informazioni relative agli incidenti conforme al nuovo standard europeo, nel frattempo le informazioni vengono raccolte via email o telefonicamente.
Ti chiediamo quindi di segnalare gli incidenti inviando una e-mail all'indirizzo sicurezza@fivl.it o telefonando al numero 3355844936.
Nella descrizione dell'incidente ti chiediamo di specificare le informazioni di cui sei a conoscenza tra le seguenti:
Se lo desideri puoi inserire un tuo recapito al quale desideri essere contattato nel caso fosse necessario chiederti altre informazioni, se invece desideri restare anonimo non indicare nulla.
Tutti i dati forniti (specialmente il nome dei piloti coinvolti, se forniti, e i nomi di chi effettua la segnalazione) saranno trattati con la massima riservatezza e non saranno divulgati per alcun motivo.
Grazie per la collaborazione.
Rodolfo Saccani
Commissione sicurezza FIVL
Nel corso dell'indagine relativa ad un incidente verificatosi a Febbraio 2008 è emerso che l'ala da parapendio coinvolta nell'incidente era dotata di un falso sticker di omologazione DHV.
Data: 27 Agosto 2007 ore 17:15 circa
Località: Tocco da Casauria (Pescara)
Mezzo: Parapendio Niviuk NK1 (DHV 1)
Imbrago: Sup Air mod. Evo XC
Paracadute di soccorso: Wings of Change Blitz M
Data: 30 Aprile 2007
Località: Valcava/Torre De Busi, tra le province di Lecco e Bergamo
Vela: Nova Ra Taglia M, DHV 2
Imbrago: SupAir ProFeel XC dotato di sistema di espulsione pneumatica del paracadute di soccorso "cylindricone"
Premessa:
Questo incidente è particolarmente significativo perché coinvolge un certo numero di piloti competenti ed esperti, tutti tratti in inganno nella valutazione delle condizioni meteorologiche.
Data: 29 agosto 2007
Località: Trevignano Romano (lago di Bracciano)
Mezzo: Parapendio Firebird Z-One (LTF 1)
Casco: Di tipo integrale
Selletta: Con protezione dorsale in mousse
Calzature: scarponcino con protezione della caviglia
Questo avviso prende spunto da un'indagine su un cedimento strutturale del fascio funicolare di un parapendio.
Il 28/29 luglio 2007 si è tenuto a Chamonix il meeting annuale dell' "European Safety and Training Committe" (ESTC) della "European Hang gliding and Paragliding Union" (EHPU), l'organizzazione europea che raggruppa le federazioni di volo libero di cui la FIVL è membro attivo.
Il presente documento rappresenta una relazione ai soci FIVL degli argomenti trattati.
Per incidente (accident) si intende un accadimento da cui deriva un danno, per inconveniente (incident) si intende un accadimento da cui deriva un pericolo di danno. L'inconveniente di fatto è un mancato incidente.
L'inconveniente viene classificato come lieve se ha solo rappresentato un pregiudizio per la sicurezza, viene classificato come grave se le circostanze sono tali per cui è stato sfiorato l'incidente.
Per quanto riguarda gli incidenti la classificazione viene effettuata in funzione delle conseguenze fisiche subite dalle persone coinvolte:
Tutti gli incidenti e gli inconvenienti di volo vengono inseriti in un database il cui scopo primario e' quello di effettuare analisi statistiche per evidenziare rischi su cui concentrare l'attività di prevenzione.
La EHPU (European Handgliding and Paragliding Union) che raggruppa le maggiori federazioni europee e di cui la FIVL è membro attivo, ha armonizzato il formato dei database nazionali pervenendo ad un formato standard. Ogni anno i dati raccolti da ogni federazione confluiscono nel database europeo. Questo è uno strumento estremamente utile che ci consente di mantenere una visione complessiva delle cause e delle dinamiche di incidente. La statistica consente di mirare gli interventi di prevenzione agendo sulla formazione, sui materiali, sui comportamenti. Ci consente inoltre di valutare l'efficacia di questi interventi nel medio e lungo termine.
Mentre ogni incidente o inconveniente viene inserito nel database, le relazioni vengono compilate solo per i casi che richiedono approfondimenti e/o dai quali si ritiene sia possibile ricavare informazioni utili ad incrementare la sicurezza di tutti i piloti.
La relazione comporta un lavoro di approfondimento ulteriore rispetto a quello della raccolta di informazioni ai fini statistici ma consente di evidenziare aspetti per i quali la sola analisi statistica può risultare insufficiente.
Questo lavoro di approfondimento richiede tempi tecnici spesso piuttosto lunghi. Anche la semplice raccolta delle informazioni sulle quali basare l'analisi in molti casi è dispendiosa. Questo si scontra con la forte richiesta di informazioni che si manifesta tra i piloti quando sono raggiunti dalla notizia di un incidente.
Riteniamo che fornire tempestivamente informazioni non ancora sufficientemente vagliate, approfondite e incrociate tra loro sia un lavoro di scarsa utilità.
Scopo del database, delle analisi statistiche e delle relazioni di incidente è quello di ricavare da queste esperienze negative il maggior numero possibile di informazioni utili ad elevare il livello di sicurezza.
Una delle ipotesi che stiamo valutando per fornire maggiore informazione i piloti è quella di rendere consultabile il database degli incidenti online.
Stiamo analizzando le modalità e le soluzioni procedurali e tecniche affinchè questo possa realmente rappresentare uno strumento utile. Questo consentirebbe di pubblicare informazioni su ogni incidente in modo più tempestivo di quanto può fare una relazione, considerando sempre però che prima della pubblicazione le informazioni devono comunque essere vagliate e verificate.
Un aspetto a cui teniamo particolarmente è quello della privacy.
Ai fini della prevenzione non è necessario conoscere nomi e cognomi delle persone coinvolte negli incidenti. Una linea guida di questa commissione è quella di garantire l'anonimato delle persone coinvolte indipendentemente dalla loro disponibilità a farsi identificare.
Riteniamo che questo consenta di concentrarsi sui fatti minimizzando il rischio che qualcuno percepisca l'analisi di un evento come un giudizio.
Scopo di questa commissione non è esprimere giudizi o evidenziare colpe ma migliorare la sicurezza di tutti apprendendo tutto il possibile dagli eventi.
La partecipazione di tutti i piloti alla raccolta delle informazioni è fondamentale. Maggiore sarà la collaborazione maggiore saranno gli strumenti a nostra disposizione per migliorare la nostra sicurezza.
Puoi partecipare complilando il modulo si segnalazione anonima di incidente o inconveniente di volo.
Rodolfo Saccani
Commissione Sicurezza FIVL
Tel: 3355844936
e-mail: sicurezza@fivl.it
Data: 16 marzo 2008 ore 14 circa
Località: Andrate (TO)
Mezzo: Parapendio Advance omega 7 (LTF 2-3), età un anno circa
Imbrago: Vamp
Casco: Senza mentoniera
Paracadute di soccorso: Metamorfosi 16 fusi, estrazione manuale
Il DHV ha apportato alcune modifiche ai requisiti di omologazione per il 2008. Le modifiche principali riguardano le reazioni alle chiusure asimmetriche a alle spirali.
Il presente articolo illustra le modifiche elaborate dal DHV e le motivazioni che a queste modifiche hanno condotto.
Le spiegazioni sono accompagnate da immagini e filmati.
L'articolo è stato redatto dal DHV.
Traduzione a cura di Rodolfo Saccani, Commissione Sicurezza FIVL.
Data: 11 Agosto 2007, ore 15:45 circa
Località: Costone di Bric Paglie (sopra a Graglia, Biella)
Mezzo: Parapendio Axis Mercury s 2007 (competition)
Imbrago: Advance Impress integrale M
Casco: Icaro Iguana
Paracadute di soccorso: Metamorfosi 16 fusi
Sto organizzando un gruppo di lavoro sulla questione radio.
L'obiettivo è quello di trovare una soluzione ai seguenti problemi:
Chi si fa avanti?
Si tratta principalmente di condividere idee, informazioni e conoscenze, recuperare la documentazione relativa alle possibili alternative, analizzare i pro e i contro di ciascuna alternativa, proporre una o più soluzioni.
L'argomento non è di semplice soluzione, si tratterà probabilmente di confrontare e valutare varie soluzioni di compromesso.
Il contributo di chi ha competenze nel settore sarà molto importante ma non e' indispensabile essere competenti in materia per partecipare.
Ci coordineremo prevalentemente via mail.
Chi è interessato può scrivermi a sicurezza@fivl.it
Attendo fiducioso una massiccia partecipazione
Salute! Salute!
Rodolfo Saccani
Data: 14 luglio 2007
Località: Diecimo (Lucca)
Vela: Parapendio Wings of Change Nemesis M (LTF 1-2)
Imbrago: Woody Valley Velvet
Casco: senza mentoniera
L'anello di metallo tra gli elevatori B e C di un parapendio Ozone Magnum si è rotto in volo durante una spirale tirata. Il parapendio è diventato incontrollabile e il pilota ha dovuto lanciare il paracadute di soccorso.
Tutto quello che vola è visto con apprensione e paura dalla maggior parte della gente. I piloti di deltaplano e di parapendio sono descritti anche dai media come "i pazzi volanti"..... si parla di noi il più delle volte solo quando ci sono incidenti gravi e la disciplina è tra quelle definite "NO LIMITS". Tutto questo è esagerato. Volare non è solamente una disciplina sportiva o, più limitatamente, vivere l'avventura ; sarebbe più corretto dire che praticare attività di volo è uno stile di vita, l'espressione di una cultura fatta di passione, di slancio, ma anche di umiltà.
Per l'opinione pubblica, per coloro che non praticano la nostra disciplina e ci vedono volteggiare quasi per magia nell'aria ... senza cadere, siamo quei pazzi che "si buttano".... scavezzacollo sprezzanti del pericolo, che sfidano il "vuoto d'aria" rischiando di cadere, se improvvisamente " viene a mancare il vento". Penso sia difficile che il mondo "normale" riesca ad ipotizzare una conciliazione tra volo libero e sicurezza.
Che la pratica del volo sia un'attività potenzialmente assai pericolosa è innegabile: se affrontata con incompetenza, leggerezza, faciloneria, incoscienza, può portare ad incidenti, anche gravi. La FIVL si è posta comunque da sempre come fine quello di rendere il Volo Libero un'attività quanto più possibile sicura. Su questo fronte, in particolare la Commissione Sicurezza da anni si sta' impegnando attraverso lo studio delle cause delle situazioni di rischio, la ricerca dei sistemi più idonei per combattere, ridurre e prevenire gli incidenti di volo libero.
L'obiettivo ideale del Rischio Zero sarebbe certamente un'utopia, perché solo una sistematica rinuncia al volo è in grado di azzerare completamente il rischio, ma è pur vero che solo puntando in alto, al massimo, si possono ottenere risultati soddisfacenti e vale quindi la pena di continuare a lottare per migliorare sempre più le condizioni di sicurezza, per ridurre il rischio fino a farlo tendere a quell'irraggiungibile zero. Il volo libero tende a diventare uno sport di massa: qualcuno sostiene che i pionieri della nostra disciplina furono persone che avevano qualcosa di diverso. La molla che li spinse con tanto entusiasmo a sperimentare una attività ancora così piena di incognite deve essere associata a qualche particolare dote, istinto, che forse gioca un ruolo tutt'altro che trascurabile sul piano della sicurezza.
Ma i tempi del pionierismo sono ormai lontani. Il volo libero oggi è alla portata di chiunque e tutte le considerazioni in termini di sicurezza non vanno tarate sul superman in grado di trarsi sempre e comunque d'impaccio, bensì sulla persona normale, quella che ha tante altre cose per la testa oltre al volo libero, quella che non è spinta da una voglia di ricerca dell'inedito, ma piuttosto cerca di gustare il piacere e le grandi soddisfazioni che questa disciplina, praticata in tranquillità e sicurezza, può donare.
Il volo è nato da ormai circa 100 anni, ma per noi è diventato bello quando, circa quarant'anni fa, ha assunto una forma semplice, potendosi realizzare con pochi tubi ed un po' di vela.