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Volo libero e sicurezza si possono conciliare

Tutto quello che vola è visto con apprensione e paura dalla maggior parte della gente. I piloti di deltaplano e di parapendio sono descritti anche dai media come "i pazzi volanti"..... si parla di noi il più delle volte solo quando ci sono incidenti gravi e la disciplina è tra quelle definite "NO LIMITS". Tutto questo è esagerato. Volare non è solamente una disciplina sportiva o, più limitatamente, vivere l'avventura ; sarebbe più corretto dire che praticare attività di volo è uno stile di vita, l'espressione di una cultura fatta di passione, di slancio, ma anche di umiltà.

Per l'opinione pubblica, per coloro che non praticano la nostra disciplina e ci vedono volteggiare quasi per magia nell'aria ... senza cadere, siamo quei pazzi che "si buttano".... scavezzacollo sprezzanti del pericolo, che sfidano il "vuoto d'aria" rischiando di cadere, se improvvisamente " viene a mancare il vento". Penso sia difficile che il  mondo "normale" riesca ad ipotizzare una conciliazione tra volo libero e sicurezza. 

Che la pratica del volo sia un'attività potenzialmente assai pericolosa è innegabile: se affrontata con incompetenza, leggerezza, faciloneria, incoscienza, può portare ad incidenti, anche gravi. La FIVL si è posta comunque da sempre come fine quello di rendere il Volo Libero un'attività quanto più possibile sicura. Su questo fronte, in particolare la Commissione Sicurezza da anni si sta' impegnando attraverso lo studio delle cause delle situazioni di rischio, la ricerca dei sistemi più idonei per combattere, ridurre e prevenire gli incidenti di volo libero.

L'obiettivo ideale del Rischio Zero sarebbe certamente un'utopia, perché solo una sistematica rinuncia al volo è in grado di azzerare completamente il rischio, ma è pur vero che solo puntando in alto, al massimo, si possono ottenere risultati soddisfacenti e vale quindi la pena di continuare a lottare per migliorare sempre più le condizioni di sicurezza, per ridurre il rischio fino a farlo tendere a quell'irraggiungibile zero. Il volo libero tende a diventare uno sport di massa: qualcuno sostiene che i pionieri della nostra disciplina furono persone che avevano qualcosa di diverso. La molla che li spinse con tanto entusiasmo a sperimentare una attività ancora così piena di incognite deve essere associata a qualche particolare dote, istinto, che forse gioca un ruolo tutt'altro che trascurabile sul piano della sicurezza.

Ma i tempi del pionierismo sono ormai lontani. Il volo libero oggi è alla portata di chiunque e tutte le considerazioni in termini di sicurezza non vanno tarate sul superman in grado di trarsi sempre e comunque d'impaccio, bensì sulla persona normale, quella che ha tante altre cose per la testa oltre al volo libero, quella che non è spinta da una voglia di ricerca dell'inedito, ma piuttosto cerca di gustare il piacere e le grandi soddisfazioni che questa disciplina, praticata in tranquillità e sicurezza, può donare.

Il volo è nato da ormai circa 100 anni, ma per noi è diventato bello quando, circa quarant'anni fa, ha assunto una forma semplice, potendosi realizzare con pochi tubi ed un po' di vela.