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Sicurezza

Sicurezza

Avviso di sicurezza (140430A0): Sellette SUPAIR

Questo avviso riguarda i seguenti modelli di sellette da parapendio SUPAIR:

Skypper, Evo XC2, Evo XC3, Shamane, Shamane FR, Vamp, Profeel, Acro 3, Acro Base.

NOTA: Dopo la pubblicazione iniziale di questo avviso di sicurezza SUPAIR ha allungato l'elenco di imbraghi interessati. La lista è quindi stata aggiornata.

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Relazione di incidente lieve (121231L0) - Rodolfo Saccani

Data: Dicembre 2012
Imbrago: di tipo integrale, sistema di ritenuta (cosciali e ventrale) di tipo T-Lock
Mezzo: parapendio certificato EN C

Profilo del pilota:
Pilota esperto, esperienza ultradecennale, vola con questo imbrago da anni, nessun cambio di attrezzatura recente, si accinge a decollare da un decollo che ha già frequentato

Condizioni meteo:
Giornata invernale soleggiata con termica debole

Dinamica:
Lasciamo la descrizione della dinamica al racconto del pilota:
"La giornata è bellissima, sole e splendida vista dal decollo. Come al solito, tra una battuta e l’altra, iniziamo a prepararci, due di noi decollano e le condizioni, per essere dicembre, sono ottime, si fa anche quota! La voglia di decollare cresce. Io inizio ad imbragarmi, ad un certo punto faccio una cosa che non faccio mai, ho freddo alle mani ed interrompo quello che sto facendo per mettermi i guanti, (solitamente i guanti sono l’ultima cosa che metto prima di decollare), poi riprendo la preparazione chiudendo il “tubo” dell’imbrago ed agganciando il portastrumenti. Verifiche di rito (quasi tutte), faccio i controlli alla vela ed aspetto la folata che arriva subito. Decollo alla francese, la vela sale molto bene mi giro e comincio a correre giù dalla ripida discesa del decollo. Appena la vela va in portanza sento l’imbrago che si sfila, è un attimo, capisco di non aver allacciato i cosciali. Sono ancora con i piedi per terra e decido di farmi scivolare attraverso l’imbrago abbandonando la vela, il tempo che questo avviene è sufficiente a sollevarmi di 1,5-2 metri, il decollo è ripido e quel metro orizzontale in volo si è tramutato in una quota pericolosa. Cado sulla neve tra qualche roccia e prendo una grande culata, mi rialzo, sono vivo."

Esito:
Qualche contusione ed indolenzimento muscolare

Considerazioni:
La frequenza di questo tipo di incidente è in aumento in quanto con gli imbraghi di tipo integrale non è possibile fare un controllo visivo pre-decollo di cosciali e ventrale e al contempo è possibile decollare senza accorgersi della dimenticanza se non al momento dell'involo.
Come in molti altri casi la dimenticanza di allaciare cociali e ventrale è legata ad una modifica nella sequenza abituale di preparazione al decollo: il freddo ha indotto il pilota a modificare la sequenza abituale indossando i guanti prima del solito e questa modifica al proprio "rito" di preparazione ha innescato la dimenticanza. Si conferma quindi come anche un componente secondario dell'attrezzatura di volo (in altri casi analoghi si è trattato di particolari come un auricolare o un dispositivo per urinare in volo) possa modificare la sequenza di preparazione quanto basta per indurre a saltare un passaggio fondamentale.
Frequenti fattori coadiuvanti sono la fretta di andare in volo e un livello di attenzione più basso del solito.
Tornando al racconto del pilota:
"E’ pazzesco fare errori così stupidi ed è contemporaneamente molto banale distrarsi, ripensandoci ho commesso una serie di errori impressionanti:
- Le condizioni meteo facili ed il decollo conosciuto hanno abbassato la mia soglia di attenzione
- Non chiacchieravo durante la preparazione ma non mi sono neanche sposato più in là per stare tranquillo
- Ho interrotto la mia sequenza di preparazione (il primo dei due errori più gravi) per mettere i guanti e l’ho fatto mentre avevo l’imbrago in spalla non avendo allacciato i cosciali. Questo non riesco a spiegarmelo, io di solito non indosso mai l’imbrago se non per prepararmi al decollo, anche se lo devo spostare lo sollevo o lo metto su un spalla proprio per evitare quello che mi è successo. Forse anche per questo, quando ho ripreso la preparazione, i cosciali erano (per me) allacciati e sono passato al punto successivo
- Tutti gli errori precedenti non sono però sufficienti se non si aggiunge la mancanza del controllo cosciali come ultima azione prima di decollare (2° grave errore)"

Raccomandazioni:
Effettuare sempre e comunque il controllo di cosciali e ventrale subito prima del decollo. Quando il controllo visivo non è possibile (come nel caso di imbraghi integrali) il controllo deve essere eseguito toccando con le mani le fibbie.
Allacciare tutte le fibbie dell'imbrago immediatamente dopo averlo indossato e non slacciarle fino all'atterraggio.
Ogni modifica alla propria checklist abituale deve essere considerata una interruzione, ad ogni interruzione la checklist deve essere ricominciata a partire dal primo elemento.
Si rammenta che i piloti con esperienza sono statisticamente più soggetti a dimenticanze nella fase di preparazione rispetto a piloti poco esperti.
Appena ci si accorge della dimenticanza, se possibile, abortire il decollo. Altre alternative sono:
- ritorno al pendio immediato anche a costo di riportare qualche danno
- slanciare le gambe in alto tra gli elevatori ed agganciarle agli elevatori stessi per poi riportare l'imbrago, con le mani, nella posizione corretta. Questa manovra è illustrata in un video del DHV ( http://www.youtube.com/watch?v=WQMS7H3sz2A ) e la sua efficacia è dimostrata. Si consiglia di provare questa manovra a terra per verificarne l'efficacia con la propria attrezzatura.
In ogni caso, se si va in volo con i cosciali slacciati, è necessario prendere provvedimenti in modo molto tempestivo perchè il pilota, scivolando verso il basso, rimane appeso all'imbrago per le fettucce che passano sotto alle ascelle. Questa posizione può essere mantenuta solo per pochi minuti in quanto la circolazione sanguigna verso le braccia viene bloccata e questo fa perdere rapidamente le forze. Cercare di raggiungere l'atterraggio in questa posizione può avere esito fatale.

Fonti:
Le informazioni sono state fornite dal pilota stesso.

 

Rodolfo Saccani
Commissione Sicurezza FIVL

Allerta meteo nord Italia sabato 12 maggio 2012

La giornata di sabato 12 maggio 2012 si presenterà inizialmente con condizioni apparentemente ottime per il volo libero ma nel corso della giornata si verificherà un deterioramento delle condizioni meteo estremamente rapido con irruzione repentina di forti raffiche di vento e con fenomeni meteorologici anche molto violenti.

Sconsigliamo l'attività di volo libero in tutto il nord Italia.

8-16: Canale radio Sicurezza - Rodolfo Saccani - Commissione Sicurezza FIVL

Il canale 8-16 è il canale dedicato alla sicurezza. Tutti dovremmo avere una radio sempre accesa e sintonizzata su questo canale.

Se tutti hanno il canale 8-16, nel momento in cui qualcuno ha un incidente tutto diventa più facile. Se non risponde in radio possiamo assumere che abbia bisogno di aiuto e attivare immediatamente i soccorsi, se risponde in radio possiamo sapere esattamente come sta e di cosa ha bisogno.

Senza questo canale invece si perde tempo per cercare di capirne le condizioni, si prova a parlarci gridando, si aspetta di vedere se sposta il mezzo, considerando che non sempre è agevole farlo. Si perde tempo, ma il tempo a volte non andrebbe proprio sprecato.

Il canale 8-16, pur non avendo la stessa portata di un VHF, gestirebbe efficacemente la quasi totalità delle emergenze. Ha il grande vantaggio di essere semplice ed economico.

Una seconda radio sempre accesa sul canale 8-16 non pesa quasi nulla e non costa quasi nulla. E' semplicemente l'equipaggiamento di sicurezza con il miglior rapporto benefici/costo mai esistito.

Rodolfo Saccani - Commissione Sicurezza FIVL

 

CANALE RADIO PER LA SICUREZZA
8-16
PMR: Canale 8 + Codice CTSS 16

( 446,09375 MHz + Tono Subaudio 114,8 Hz )

Serata sulla sicurezza a Gandino (BG)

L'Aero Club Monte Farno ed il Club Orobica Volo Libero organizzano, per venerdì 16 novembre, una serata sul tema della Sicurezza a cura di Rodolfo Saccani, Responsabile Sicurezza FIVL.

La serata si terrà presso la Biblioteca Comunale di Gandino in Piazza Vittorio Veneto 9 con inizio alle ore 20.30, l'ingresso è gratuito e aperto a tutti.

Durante la serata si parlerà di certificazioni, caratteristiche e problematiche derivanti dalle nuove vele, dei nuovi imbraghi e di come la FIVL operi e si ponga a tutela della Sicurezza dei piloti.

Rodolfo Saccani - Certificazioni parapendio: più trasparenza!

Non siamo soddisfatti dell'evoluzione attuale delle certificazioni per parapendio ma non vogliamo limitarci ad aspettare soluzioni dall'alto.
Pensiamo di poter fare qualcosa da subito per iniziare a risolvere l'attuale crisi di credibilità delle certificazioni, questo qualcosa è dare maggiore trasparenza al processo di certificazione. E' un primo passo, magari piccolo, ma è un passo importante e soprattutto possiamo farlo senza dover aspettare i lunghi tempi necessari alla modifica del protocollo EN.
Come piloti, come clienti, abbiamo il diritto di chiedere più trasparenza sulla sicurezza dei mezzi che voliamo. Vogliamo poter consultare e confrontare i report di certificazione con poco sforzo, vogliamo anche vedere i video delle manovre di certificazione perché vogliamo renderci conto di come quelle manovre sono state eseguite e quali sono state le reazioni del mezzo.

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Avviso di sicurezza (120503A0): Maltempo e soglia del rischio

La tua soglia personale del rischio è sempre la stessa? Anche dopo settimane di maltempo?

Dopo un periodo prolungato di maltempo la voglia di volare è tanta (lo sappiamo bene) e pur di staccare i piedi da terra si può essere indotti ad "accontentarsi" di condizioni meteo tutt'altro che ideali, soprattutto se le previsioni meteo non ci lasciano ben sperare per i prossimi giorni.
In questi frangenti è proprio questo che notiamo: molti piloti sono indotti a volare in condizioni limite che mai affronterebbero se solo le previsioni per domani fossero buone, ma siccome "domani sarà peggio di oggi, tanto vale provarci oggi".

Il risultato di questa trappola psicologica è un aumento del numero di incidenti, anche gravi.

Ti chiediamo di fare uno sforzo e valutare le condizioni meteo in modo obiettivo: voleresti oggi se domani fosse buona o aspetteresti domani?

Indagine su rottura cordini

E' in corso un'indagine sulla rottura di cordini per la quale chiediamo la vostra collaborazione: dei piloti e soprattutto degli addetti ai lavori.

Sono stati segnalati alcuni casi di rottura di cordini in volo su mezzi recenti e in buono stato.
Quando abbiamo potuto testare i mezzi coinvolti, abbiamo verificato che altri cordini dello stesso fascio si rompevano con carichi molto inferiori a quelli nominali.
Stiamo cercando di capire se si tratta di casi isolati oppure diffusi, di problemi di manifattura o di materiali.
Per questo vi chiediamo di segnalarci eventuali altri casi di cui foste a conoscenza.

Il video che segue illustra sia il comportamento normale di un cordino sottoposto al test di carico (primo test) che il comportamento di un cordino con carico di rottura inferiore (secondo test). La rottura nel secondo caso, oltre ad avvenire ad un carico molto basso, si verifica con sfilacciamento del cordino stesso.

altGuarda il video

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Aggiornamento dell'avviso di sicurezza (110227A0): Windtech Zenith e Zenith Evolution

A Febbraio 2012 abbiamo emesso un avviso di sicurezza relativamente alle vele Windtech Zenith e Zenith Evolution.

L'avviso si articolava su più punti:

  • Era stato messo in circolazione un falso report di certificazione relativo allo Zenith taglia S.

  • Solo le taglie M(90-100kg) e ML (95-115kg) dello Zenith erano certificate, tutte le altre taglie non lo erano pur avendo uno sticker che menzionava la certificazione. Queste taglie non certificate erano XS(60-80kg), S(70-95kg), S/M (85-105kg), L(105-130kg).

  • Tutte le taglie dello Zenith Evolution non erano certificate pur avendo uno sticker che menzionava la certificazione.

  • La Zenith Evolution era stata rinominata semplicemente Zenith, come il modello precedente

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Live Tracking 2013

livetrack24Auguri di un 2013 ricco di fantastiche giornate di volo. 

Quest’anno la FIVL vara una importantissima iniziativa, ponendosi all’avanguardia nel panorama del volo libero mondiale: rende disponibile il sistema live-tracking a tutti i piloti che desiderano utilizzarlo, a costi molto convenienti. 

Nelle righe che seguono spiegheremo di cosa si tratta. Per prendere parte all’iniziativa è necessario inviare ENTRO IL 25 GENNAIO una email all’indirizzo "fivl@fivl.it" con oggetto “live tracking”, copiando quanto segue: 

“desidero prendere parte all’iniziativa “live tracking” e mi impegno a versare la somma di € 90,00 oltre all’IVA entro giorni 8 dal momento della conferma dell’ordine da parte della FIVL, richiedendo il dispositivo tracker. Specifico che il mio indirizzo è …” 

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