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Avviso di sicurezza (081028A0): Revisione dei materiali

Riteniamo di fondamentale importanza riproporre all’attenzione di tutti i piloti di parapendio la assoluta necessità di fare i controlli alla propria vela una volta raggiunti i tempi previsti dal manuale di volo.

E’ un dato di fatto diffuso che molti piloti continuino erroneamente a credere che le problematiche del parapendio siano costituite esclusivamente dalla porosità della calotta e dalla tenuta del fascio. I timori dei piloti sono legati essenzialmente alla “rottura” dei cordini. Per questo motivo i più sono convinti che se la vela non dimostra porosità ed il fascio è solido non siano necessari i controlli. Questa convinzione è errata e pericolosa.

Ovviamente la porosità e la tenuta sono aspetti assolutamente importanti ed essenziali per la sicurezza. Prima ancora, tuttavia, ciascun pilota deve essere consapevole che possono manifestarsi problematiche ancor più gravi, subdole e che portano a conseguenze difficilmente gestibili in volo.

E’ oramai dimostrato inconfutabilmente che il fascio funicolare dei parapendio è soggetto a modifiche (allungamento od accorciamento). Questo fenomeno, in misura diversa, riguarda tutte le vele, nessuna esclusa. E’ caratteristica comune di tutti i materiali quella di subire, per cause diverse (fisiche o meccaniche), deformazioni di diversa natura. Il fenomeno più comune è, ad esempio, l’accorciamento delle linee posteriori cui spesso si associa anche quello dell’allungamento delle linee anteriori (soggette a maggiori carichi). Ciò ha comportato inconvenienti ed incidenti, anche gravi, poiché la vela modifica il proprio comportamento in volo gradualmente nel tempo e qualche volta in modo impercettibile al pilota (che si abitua alla variazione del comportamento della stessa).

La FIVL continua a seguire costantemente le dinamiche di comportamento dei materiali, collaborando con altre federazioni, ed emanando avvisi di sicurezza, quali quello riguardante le problematiche delle linee in Liros sguainate, usate da un gran numero di produttori.

Il principale e primo avviso di sicurezza, tuttavia, è quello riportato da ciascun produttore nei manuali d’uso: la revisione periodica dell’attrezzatura agli intervalli ivi previsti.

Molti piloti non hanno ancora raggiunto una sufficiente consapevolezza del fenomeno ed una cultura tale da trattare il proprio materiale di volo come qualsiasi altro materiale soggetto ad usura e modifiche meccaniche e chimiche nel tempo. Le auto e le moto, ad esempio, sono dotate dei più moderni sistemi di progettazione come antibloccaggio, antipattinamento, ecc. Tuttavia ogni automobilista o motociclista è perfettamente consapevole che essi servono a poco se si circola con le gomme lise e le pastiglie dei freni consumate. Del pari il pilota deve rendersi conto che il proprio materiale deve essere trattato allo stesso modo di qualsivoglia altro materiale cui è legata la sicurezza.

Ora che è alle porte il periodo invernale e che i voli e le giornate di volo si accorciano, è un momento opportuno per provvedere ad effettuare i controlli. Contattate un centro di revisione e, se non ne conoscete uno, fatevelo consigliare dall’importatore.

Una revisione completa della propria ala ha un costo contenuto e prevede un controllo di assetto mediante misura di tutto il fascio, una verifica del suo carico di rottura, un test di resistenza del tessuto e controlli visivi di fascio, cuciture, tessuto. Deve sempre essere rilasciato un certificato di revisione che riporta i dati del mezzo, i risultati dei vari test, data e firma di chi esegue la revisione.

Soffiare con la bocca sul tessuto o misurare con il proprio metro il fascio funicolare sono metodi empirici che portano sempre a conclusioni errate. Riportare da soli in assetto la vela, ad esempio mediante nodi e bocche di lupo, potrebbe comportare un indebolimento sostanziale del fascio. Solamente un centro specializzato possiede gli strumenti idonei e la metodologia finalizzata ad un controllo corretto.

Basta poco per volare sicuri e sereni.

Commissione Sicurezza e Presidenza FIVL